Attività

Addictive Behaviours e Patologie Correlate

Cibo e dipendenza

Le Nuove Dipendenze sono quelle nelle quali l’oggetto dal quale si dipende è un’attività o un comportamento di per sé socialmente accettato e lecito. Tra queste possiamo annoverare la dipendenza da Cibo, dal Gioco d’Azzardo, da Internet, dallo Shopping, dal Lavoro, dal Sesso e dalle Relazioni Affettive. Per la maggior parte delle persone queste attività rappresentano parte integrante del normale svolgimento della vita quotidiana, ma per alcuni individui possono assumere caratteristiche patologiche.

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Cosa è la psicologia?

La psicologia è una scienza che si occupa dei processi della mente, del comportamento e delle relazioni umani con lo scopo di promuovere il miglioramento della qualità della vita. La psicologia è un sapere che, data la complessità dell’essere umano, si fonda sui risultati della ricerca scientifica e sui contributi delle discipline antropologiche.

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Depressione Post Partum e cinema

In riferimento alla Depressione Post Partum vogliamo ricordare la pellicola pluripremiata del 2011 con la regia di Fabrizio Cattani: Maternity Blues.

La storia di quattro donne diverse tra loro, ma legate da una colpa comune: l’infanticidio. All’interno di un Ospedale Psichiatrico Giudiziario, trascorrono il loro tempo espiando una condanna che è soprattutto interiore: il senso di colpa per un gesto che ha vanificato le loro esistenze.

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DISLESSIA

La dislessia evolutiva è un disturbo specifico che si manifesta all’inizio del processo d’apprendimento della lettura e che colpisce molti bambini. Si tratta di difficoltà a riconoscere le lettere dell’alfabeto, a fissare le corrispondenze tra segni grafici e suoni e ad automatizzare tale processo, vale a dire compierlo in modo rapido e senza sforzo apparente. Questo disturbo colpisce bambini dotati d’intelligenza normale o superiore che pur non avendo né deficit psicologici, neurologici o sensoriali, né problemi ambientali, hanno difficoltà a leggere e scrivere in modo adeguato.

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Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)e Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI o ADHD)

I Disturbi dell’Apprendimento comprendono il Disturbo della Lettura, il Disturbo del Calcolo e il Disturbo dell’Espressione Scritta ovvero, Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia.

Ognuna di queste difficoltà può essere diagnosticata quando i risultati conseguiti nell’ambito in oggetto (lettura, scrittura o calcolo), misurati da test standardizzati e somministrati individualmente, sono sostanzialmente al di sotto di quello che ci si aspetta per l’età della persona, la sua intelligenza (sempre misurata con test standardizzati) e un’istruzione appropriata all’età.

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In difesa della psicoanalisi

Questo breve articolo è stato ispirato dalla lettura dell’omonimo libro di Argentieri, Bolognini, Di Ciaccia e Zoja, Edito da Einaudi.

Il metodo psicoanalitico, definito anche talking cure, è basato sulla parola e consiste nel chiedere all’analizzando di esprimere liberamente tutto ciò che gli viene in mente, senza alcuna censura e di raccontare i sogni che ricorda. L’analista, quando lo ritiene opportuno, interviene interpretando quello che secondo il suo parere professionale, è il significato deducibile dalle associazioni e dai racconti del paziente. Per i bambini, il metodo delle libere associazioni è sostituito dal gioco spontaneo: l’analista interpreta il significato del gioco e lo comunica al bambino. La psicoanalisi ritiene che il recupero dei ricordi del passato abbia un valore terapeutico, e per quanti sono in grado di esprimere il proprio mondo psichico, è certamente uno straordinario strumento di cura e di autoconoscenza. Per chi preferisce non affrontare questo genere di lavoro, la psicoanalisi può adattare la sua tecnica al caso specifico proponendo ad esempio un setting vis à vis, anziché la classica posizione sul lettino e una frequenza ridotta degli appuntamenti, che in una analisi classica prevede più incontri a settimana.

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L’Attaccamento

Jeremy Holmes (1983) definisce la teoria dell’attaccamento una “teoria spaziale”: quando sono vicino a chi amo mi sento bene, dice Holmes, quando sono lontano sono ansioso, triste e solo. La teoria dell’attaccamento postula la tendenza innata a ricercare la vicinanza protettiva di una figura ben conosciuta, ogni volta che si costituiscano situazioni di pericolo, dolore, fatica o solitudine.

L’attaccamento è una relazione individualizzata con la persona che si prende cura del bambino (solitamente la madre), il cui legame non è spiegabile in termini di apprendimento o pulsione.

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La terapia è servita!

“Non mangiamo cibo, ma i nostri ricordi”


Léo Moulin

“Noi non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare assieme”


Plutarco

L’alimentazione, bisogno primario per la vita, è l’esperienza che pone le basi psicologiche dell’identità e della personalità.

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PET THERAPY

Definizioni:

Pet: animale domestico, animale favorito

To pet: spupazzare, coccolare, pomiciare, accarezzare; da cui, petting o pet name, ovvero vezzeggiativo

Therapy: terapia. Il termine terapia deriva dal greco θεραπεία (therapeía) e ha il significato di cura. Essa solitamente segue una diagnosi e si occupa del trattamento di malattie e ferite, dei metodi usati per la loro guarigione e per alienarne i sintomi. Le terapie sono misure aventi lo scopo di: riportare uno stato patologico a uno stato sano o rendere sopportabile la manifestazione di sintomi disagevoli.

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S.O.S. PSICOLOGO

Scomparso lo stereotipo “gli psicologi urano i matti!”, andare dallo psicologo non è più un tabù. Nostra alleata, in questo senso, la televisione che, introducendo in vari talkshow psicologi e psichiatri, ha favorito l’attribuzione di maggiore familiarità a queste figure professionali in passato viste con diffidenza.

Spesso capita che genitori chiedano una consulenza psicologica per questioni che riguardano la vita quotidiana e l’educazione dei loro figli. Talvolta sono preoccupati da sintomi evidenti quali paure, ansie, tic, mal di testa o mal di pancia non spiegabili organicamente, problemi alimentari, del sonno o difficoltà scolastiche; altre volte sono loro stessi in difficoltà nella gestione delle regole o sulla scelta di uno stile educativo che non sempre mette d’accordo mamma e papà.

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Un libro sotto l’albero consigliato dallo psicologo

Una favola apparentemente semplice che cela significati profondi: Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Brevemente l’intreccio. E’ la storia di un piccolo principe che abita su un asteroide, il quale, stanco della sua solitudine, decide di raggiungere la terra in cerca di amici. Nel suo viaggio tra pianeti ed asteroidi s’imbatte in molti personaggi singolari, ma sarà sulla terra che farà l’incontro più significativo dal punto di vista relazionale; qui infatti inizia un dialogo denso di significati con una volpe che lo induce a riflettere sul valore dell’amicizia e delle relazioni umane. La voce narrante è quella dell’aviatore che con flash-back ricostruisce le tappe del viaggio del protagonista.

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Violenza sullo schermo, cosa pensano i bambini?

La programmazione televisiva presenta tassi elevati di violenza che raggiungono una percentuale consistente di minori. Esistono opinioni discordanti a proposito dell’influenza che gli spettacoli di violenza possono avere sui comportamenti ed i vissuti dei bambini.

Gli scettici sottolineano che la storia è piena di ogni genere di barbarie, e che l’uomo ha saputo perpetrare i crimini più orribili anche senza l’aiuto della televisione; oppure obiettano che la televisione non fa che riflettere il mondo circostante, già di per sé violento.

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